Azione legale contro la lunga attesa
Si aspettano fino a tre ore e mezza nell'ambulatorio del medico di famiglia, per avere una prescrizione. Il caso estremo è successo a un'anziana signora di Milano che si è rivolta al Codacons, per chiedere i danni al Servizio sanitario nazionale.Si tratta di una causa pilota - spiega l'associazione di difesa dei consumatori in una nota - in attesa di preparare una class action che metta insieme tutti i malati costretti ad attendere per più di un'ora il proprio turno. Codacons ha deciso di presentare anche un esposto alla Procura della Repubblica di Milano, perché "accerti se esistono profili penalmente rilevanti quali l'interruzione di pubblico servizio".
"La realtà - denuncia l'associazione - è che i medici di famiglia lavorano poco, ancor di meno in estate, hanno orari di ricevimento limitati, finendo per far concentrare tutti i pazienti in pochi ristretti momenti della giornata e creando così inevitabili code. Senza dimenticare che hanno troppi assistiti". A fronte di questo quadro, il Codacons chiede alla Sisac (struttura interregionale sanitari convenzionati) e alla Regione Lombardia (che in sede di contrattazione regionale può introdurre modifiche) di "stabilire nuove regole per i medici di base.
La convenzione prevede, ricorda l'associazione, che gli studi "dovrebbero essere aperti per almeno due fasce pomeridiane o mattutine alla settimana, ossia alternare pomeriggi a mattine, ma di solito l'orario è fisso per tutta la settimana. Le Asl non vigilano a sufficienza sull'applicazione di questo articolo del contratto come invece dovrebbero. Anche sulla mancata applicazione del contratto e sulla mancata vigilanza delle Asl, il Codacons chiede alla Procura di indagare".
Pagina pubblicata il 04 luglio 2008