Fials, 360 letti in meno all'Umberto I
Sempre più difficile la situazione del policlinico universitario Umberto I di Roma, che da oggi taglierà 360 posti letto per la carenza degli infermieri. A denunciare la situazione del più grande ospedale della Capitale è una nota della Fials Lazio.La Regione, secondo la Fials, "ha fatto solo mera propaganda dopo il ritiro della delega all'ex assessore alla Sanità, Augusto Battaglia, e ha perso altro tempo per constatare che le aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio sono sotto organico.
Per evitare la chiusura dei posti letto - sottolinea il sindacato - gli infermieri andavano assunti subito, magari anche a tempo determinato con il ricorso straordinario al decreto legge 368 del 2001". "Entro giugno - sostiene Gianni Romano, segretario regionale della Fials - si doveva anche presentare alle parti sociali un nuovo progetto per il piano di rientro e nominare un nuovo responsabile alla salute che si dedicasse a tempo pieno alla riorganizzazione del servizio sanitario regionale.
Invece, siamo senza assessore e ancora fermi al piano che la Regione ha varato nel 2006, con il rischio di essere commissariati entro il mese se le cose non cambiano". Per Romano, "i progetti di rendere la sanità a misura d'uomo si concretizzano solo negli annunci del presidente della Regione, Piero Marrazzo.
A subire le conseguenze della programmazione sanitaria aziendale sono i ceti sociali più deboli che, costretti a ricorrere alle cure mediche di elezione, con molta probabilità saranno invitati a tornare a ottobre".
Pagina pubblicata il 02 luglio 2008