Italia parsimoniosa coi medicinali
In Italia la spesa farmaceutica pubblica per ciascun cittadino è inferiore a quella degli altri grandi paesi europei. Lo indicano i numeri presentati da Farmindustria all'assemblea annuale dell'associazione degli industriali del farmaco, in corso a Roma.Nel 2007, nel nostro Paese, la spesa pro capite per i medicinali è stata pari a 194,4 euro, assai più bassa rispetto alla media di 269,4 euro ealla cifra raggiunta dalla Francia, 321 euro, o dalla Germania (310 euro). E tutto ciò nonostante la popolazione ultrasessantacinquenne in Italia sia il 19,9% contro il 17,9% della media dell'Unione Secondo Farmindustria, "dopo sette anni di tagli, in Italia, la spesa farmaceutica pubblica pro-capite è inferiore a quella degli altri Paesi perché i prezzi dei farmaci con prescrizione sono tra i più bassi.
I costi sono invece spesso più alti, c'è un maggior differenziale con i tassi di inflazione e una maggiore pressione fiscale". L'associazione degli industriali, comunque, sottolinea che il Servizio sanitario nazionale "garantisce tutti i medicinali ritenuti essenziali, offrendo una copertura di ottimo livello, circa il 70% della spesa farmaceutica totale, per un valore nel 2007 pari a 11.493 milioni di euro per i farmaci erogati in farmacia, ai quali se ne aggiungono 4.371 in ospedale o distribuiti direttamente dalle strutture pubbliche".
Ma dal "2001 al 2007 la spesa farmaceutica convenzionata è diminuita dell'1,4%, mentre la spesa sanitaria complessiva è aumentata del 36,9%: un risultato determinato dalla crescita del 43,9% degli altri capitoli di spesa, che pesano per l'84% del totale. Il 50% circa è composto da spesa ospedaliera, quasi 2/3 per il personale".
Pagina pubblicata il 04 luglio 2008