La Corte dei Conti boccia la Sicilia
La Corte dei Conti bacchetta la Regione siciliana: troppi sprechi nel 2007. In un anno, secondo i giudici contabili, la spesa pubblica e' aumentata dell'8 per cento. La Regione ha speso 15 miliardi di euro, ossia un miliardo in più rispetto all'anno precedente. La fotografia impietosa dei conti della Regione e' stata scattata stamani in occasione del giudizio di parificazione 2007. La relazione e' stata presentata allo Steri di Palermo dal procuratore generale Giovanni Coppola. Dito puntato sul settore sanitario, vero e proprio buco nero, che ha inghiottito 8 miliardi e 500 milioni. In pratica dividendo la spesa per la popolazione ciascun siciliano, neonati compresi, costa alle casse regionali 1.711 euro. "Nell'Isola - dice il procuratore Coppola - si e' speso il 30 per cento in più di quanto si spende per la sanità in Finlandia, che e' uno Stato più grande dell'Italia e ha un servizio sanitario pubblico tra i più efficienti del mondo".A questo si aggiunge il proliferare di convenzioni esterne con laboratori e case di cura, che nel 2007 hanno raggiunto quota 1.800 circa. Ma la sanità non e' l'unica nota dolente della spesa pubblica siciliana. Davanti alle cifre presentate dalla Corte dei conti il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, corre ai ripari annunciando di aver già convocato per il pomeriggio il Comitato dei dirigenti regionali. "Approfondiremo i diversi spunti di riflessione emersi dalla relazione dei giudici contabili", dice il governatore assicurando che i rilievi "saranno tenuti nella giusta considerazione". Ma Lombardo precisa anche che "da diverse settimane la Giunta sta operando per il risanamento dei conti. L'Esecutivo - dice - ha già varato diversi atti in direzione del risparmio e della riduzione degli sprechi".
Pagina pubblicata il 01 luglio 2008