Sindacati in agitazione contro la manovra
Sindacati dei medici e dei veterinari del servizio sanitario nazionale sul piede di guerra contro la politica del Governo che, con la manovra economica 2009, punta alla "destrutturazione del Ssn - spiegano - attraverso la riduzione del finanziamento e l'attacco ai medici e ai veterinari dipendenti".
Le organizzazioni di categoria, quindi "dichiarano aperta una stagione di mobilitazione e iniziative, che culminerà con 3 giornate di sciopero nazionale da programmare nel mese di ottobre, insieme a una manifestazione nazionale a Roma", annuncia una nota intersindacale firmata da Anaao Assomed, Cimo Asmd, Civemp, Federazione Cisl medici Federazione medici, Uil Fpl - Fesmed, Fp Cgil medici, Umsped.
"Lo scippo della normativa europea sull'orario di lavoro, il perdurare di forti difficoltà nella trattativa per il rinnovo di un contratto nazionale scaduto da 3 anni - elencano i sindacati - il pensionamento coatto di coloro che hanno raggiunto i 40 anni di contributi previdenziali, la riduzione degli organici e delle prospettive di carriera dei medici il taglio dei fondi contrattuali e delle indennità accessorie in caso di malattia, esprimono la volontà di cambiare, in maniera surrettizia, la costituzione materiale della sanità italiana".
Proprio nel momento in cui vengono alla ribalta numerosi scandali legati al rapporto della sanità con la politica, rilevano inoltre le sigle sindacali, "viene rafforzata l'ingerenza dei partiti e l'arbitrio feudale della politica.
Il Governo non vuole medici liberi e autonomi che operino secondo scienza e coscienza, ma impiegati di concetto alle dipendenze del direttore generale di turno". Per i camici bianchi del servizio sanitario nazionale, "il disegno è ormai senza veli: un servizio sanitario pubblico povero e per i poveri con larghi e crescenti spazi agli imprenditori cosiddetti privati, quelli della Santa Rita o dell'Abruzzo, per intenderci".
Pagina pubblicata il 17 luglio 2008