Tagli agli stipendi dei manager
I direttori generali delle Asl sono sconcertati e stupefatti per l'ipotesi di riduzione degli stipendi del top management della sanità, che sarebbe contenuta nel decreto di conversione della premanovra.A dirlo è Francesco Ripa di Meana, presidente della federazione italiana Aziende sanitarie e ospedaliere italiane (FIASO), riunita a Roma per l'assemblea ordinaria. La misura, anticipata dalla stampa, rappresenterebbe secondo il manager la sconfessione dei ruoli del direttore generale, del direttore sanitario e del direttore amministrativo e una concreta minaccia al processo di aziendalizzazione.
"Si dà un colpo all'immagine dei manager ingiustificato anche perché siamo stati i principali sostenitori del miglioramento qualitativo e della sostenibilità economica del sistema sanitario nazionale". La misura inoltre sarebbe, dal punto di vista economico, inefficace.
"Porterebbe -sostiene Ripa di Meana- a risparmi infimi, già oggi gli stipendi di direttore sanitario, direttore amministrativo e in qualche caso del direttore generale, sono inferiori a quelli dei direttori di dipartimento delle aziende sanitarie.
Negli ultimi nove anni, inoltre non abbiamo avuto nessun miglioramento per quanto riguarda gli emolumenti", conclude Ripa di Meana, sottolineando che non si può risparmiare minando la credibilità e l'autorevolezza di chi dirige le aziende e gli ospedali.
Pagina pubblicata il 10 luglio 2008