Il SSN deve restare pubblico
Il servizio sanitario nazionale deve restare pubblico e universale, dunque per tutti i cittadini. Questo l'appello-richiesta del Tribunale per i diritti del malato Cittadinanzattiva dopo le ripetute dichiarazioni, del premier Silvio Berlusconi prima, e del resto delle maggioranza poi, sulle intenzioni di privatizzare 'pezzi' degli ospedali laddove si dimostrino inefficienti."Sosterremo il ministro nella sua dichiarata intenzione di voler combattere le inefficienze del sistema sanitario nazionale. Sono infatti anni - dice Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tdm - che richiamiamo inutilmente l'attenzione sulla necessità di aggredire inefficienze e costi inutili per fornire ai cittadini un servizio sempre migliore".
"Ma la lotta all'inefficienza non deve diventare un 'cavallo di Troia' per privatizzare la sanità italiana. Il ricorso massiccio al privato, come insegnano il caso Santa Rita e molti altri episodi di cronaca, non è sempre la soluzione al problema". Il Tdm precisa di non essere "contro il sistema delle convenzioni, purché queste vengano erogate in maniera responsabile, e gli enti tenuti al controllo lo facciano effettivamente. Crediamo infine che non sia possibile a priori stabilire che il privato sia meglio del pubblico, o viceversa.
L'unica misura per dare questo giudizio è la reale qualità e sicurezza delle cure erogate". Da qui la proposta di far sedere tutti i soggetti coinvolti attorno a un tavolo, compresi i cittadini, che con responsabilità e tempi certi progettino strumenti efficaci per intervenire e avviare un processo di effettivo miglioramento. "Le fondamenta di questa nuova costruzione devono a nostro parere restare pubbliche; per il resto siamo aperti a soluzioni per costruire una nuova sanità al servizio del cittadino", conclude Moccia.
Pagina pubblicata il 30 settembre 2008