Ospedali secondari da chiudere
E' necessario puntare sulla medicina del territorio."Chiudere gli ospedali marginali" per risanare i conti sanitari e non solo. I nosocomi secondari "sono un pericolo per la salute dei cittadini, per cui prima vengono chiusi e meglio è".
La 'ricetta' per mettere a posto i conti e migliorare la sanità italiana arriva dal ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali Maurizio Sacconi, nel corso dell'audizione in Commissione bicamerale per le Questioni regionali sulle linee programmatiche del Governo in materia sanitaria. Chiudere i battenti degli ospedali marginali "è la premessa, per quanto faticosa - ammette il ministro - per la costruzione della medicina del territorio.
I centri ospedalieri di eccellenza sono fondamentali per il sistema sanitario, ma il vero motore di successo è la medicina del territorio", chiave di volta "per prevenire le acuzie". E a chi diffida dalla chiusura degli ospedali marginali, Sacconi risponde: "Vada in Veneto, in Lombardia, in Emilia, vada dove la sanità funziona a costi compatibili, e veda come viene ridotto il servizio per acuti proprio perché è stata organizzata una robusta medicina del territorio, chiudendo quegli ospedali che non possono rispondere alle reali esigenze del cittadino.
E' questo - conclude il ministro - l'unico modello che garantisce il contenimento dei costi e, dall'altro lato, risposte efficace ai bisogni di salute dei cittadini".
Pagina pubblicata il 23 settembre 2008