Utili le confezioni ottimali?
Con le confezioni ottimali dei farmaci, cioè contenenti dosi di medicinale più adeguate possibile alla terapia, "il risparmio non è assolutamente scontato". A dirlo è Emilio Stefanelli, vicepresidente di Farmindustria che commenta i dati di Federconsumatori, secondo i quali ogni famiglia butta, annualmente, 80 euro di medicinali nella pattumiera a causa di confezioni inadeguate rispetto alle necessità della cura."Sul problema delle confezioni ottimali - ha spiegato Stefanelli all'ADNKRONOS SALUTE - abbiamo lavorato per lungo tempo con l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Anche se ci siamo limitati ai farmaci rimborsabili per il Servizio sanitario nazionale.
E su alcune categorie siamo arrivati a mettere a punto confezioni ottimali che, oggi sono in vigore, come nel caso degli antipertensivi". Nel caso di queste terapie croniche, infatti, le confezioni non erano adeguate perché contenevano, in media, 14 compresse oggi, invece, sono state portate a 28 o 30 compresse. "Abbiamo avuto più difficoltà - continua Stefanelli - sulle terapie acute.
E nel grande lavoro fatto, ci siamo trovati, insieme all'Aifa, di fronte a problemi importanti. Per gli antinfiammatori, per esempio, usati anche come antidolorifici. In questo caso lo stesso farmaco dovrebbe avere confezioni diverse. Abbiamo parlato anche di antibiotici che, normalmente sono già abbastanza 'ottimali', ma non per tutte le patologie. Un problema, questo, problema difficile da risolvere".
Pagina pubblicata il 22 settembre 2008