Bloccare nuovo statuto Onaosi
Un no deciso all'approvazione del nuovo statuto Onaosi, l'Opera nazionale per l'assistenza agli orfani dei sanitari italiani.A chiederlo è l'Intersindacale della dirigenza medica che, in una lettera inviata a tutti i camici bianchi dirigenti del Ssn, esorta il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, a "non approvare" il nuovo documento-guida della Fondazione.
I due punti della riforma Onaosi che hanno 'acceso' la rivolta dei sindacati sono: "la carente democraticità" nella composizione del Comitato di indirizzo e del Consiglio di amministrazione e l'aumento della quota mensile di contribuzione, "pari al 20 per cento". La lettera è firmata dai sindacati: Aaroi; Anpo; Ascoti; Fials medici; Fassid; Federazione Cisl medici; Federazione medici Uil Fpl; Fesmed; Fp Cgil medici.
"Cara collega, caro collega sul cedolino della tua busta paga, oltre gli arretrati da pagare a partire dal gennaio 2008, troverai un aumento del 20 per cento del contributo per la Fondazione Onaosi. In termini assoluti - scrivono i sindacati - si tratta al mese di pochi euro in più (si passa da 10 euro a 12,26 per chi ha più di 5 anni di anzianità), ma il fatto di dover subire un maggior prelievo obbligatorio, deciso da chi non ci rappresenta non è più accettabile". L'attuale statuto prevede, infatti, la nomina della maggioranza dei componenti del Cda da parte degli Ordini professionali, "con il risultato paradossale - sottolinea l'Intersindacale - che la Fondazione è gestita da persone espressione di interessi non corrispondenti alla categoria dei dirigenti medici e veterinari. Ecco perché chiediamo al ministro Sacconi di non approvarlo".
Per l'Intersindacale, la strada da seguire per una riforma della Fondazione è quindi un'altra. "Noi - spiegano i sindacati medici firmatari della lettera - vogliamo salvaguardare e rilanciare l'Onaosi, condividendo il fine istituzionale dell'assistenza agli orfani dei medici, ampliandone anche i modi e le tipologie di intervento, ma crediamo sia indispensabile una gestione da parte dei soli rappresentanti eletti tra i contribuenti.
Informazione e trasparenza, democrazia e condivisione, sono gli obbiettivi che vogliamo perseguire per la nostra Fondazione, patrimonio di oltre cento anni di contributi dei medici e veterinari dipendenti"
Pagina pubblicata il 27 ottobre 2008