Costosissimi gli accessi inappropriati
Il 40 per cento degli accessi ai pronto soccorso è improprio e costa 1 miliardo di euro l'anno."Il 40 per cento degli accessi in Pronto soccorso viene catalogato con codici bianchi e verdi. Sono questi che, secondo le stime, generano una spesa impropria di un miliardo di euro".
Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio fa il punto della situazione dei Pronto soccorso italiani e ribadisce la strategia del Governo per abbattere i tempi d'attesa ed eliminare le inappropriatezze nei Dipartimenti di emergenza (Dea): "Potenziare il territorio. In questa direzione va l'accordo con i medici di base". L'idea, ha spiegato ieri nel corso di una visita al Policlinico San Matteo di Pavia, è quella di "individuare una serie di strutture, vicine e lontane ai Pronto soccorso, attraverso le quali attivare un'assistenza 24 ore su 24". Nello studio dei medici di famiglia in associazione e negli stessi ambulatori degli ospedali verranno dirottati i casi non urgenti o le urgenze minori. "In questi centri - prosegue - si potranno fare radiografie, mammografie di controllo, ecografie, e sempre sul territorio si concentrerà l'attività di prevenzione primaria, secondaria e terziaria.
Per i medici di base penseremo a una formazione adeguata a questi nuovi compiti". La sperimentazione di questo sistema, precisa, "potrebbe partire da cinque centri della Lombardia, ma i dettagli del progetto sono ancora in via di definizione". Come l'accordo con medici di base e medici ambulatoriali. L'intervento sui Dea, incalza, è in linea con l'attività del ministero del Welfare, orientata a eliminare le spese improprie e le sacche di inefficienza nella sanità.
Fra gli obiettivi del Governo, conclude Fazio, c'è quello di riqualificare gli ospedali del Mezzogiorno, anche facendo ricorso alla collaborazione dei privati attraverso il project financing, e di abbattere le liste d'attesa "che divideremo in categorie, secondo una logica di priorità. Per esempio - spiega - le mammografie verranno distinte fra accertamenti d'urgenza e esami di prevenzione"
Pagina pubblicata il 07 ottobre 2008