Evitata la protesta dei medici di famiglia
I medici di famiglia non proclameranno lo stato di agitazione. Rientra infatti la protesta annunciata nel caso non ci fossero state risposte positive sul rinnovo della convenzione, in particolare sulle proposte contenute nel documento presentato dalle associazioni sindacali all'ultima riunione della Sisac.Lo ha annunciato dal palco del congresso nazionale della Federazione nazionale di medicina generale, il segretario nazionale della Fimmg Giacomo Milillo, che ha accolto l'impegno del ministro del Welfare Maurizio Sacconi e del sottosegretario alla Salute Francesca Martini, intervenuti al meeting, pronti a lanciare un patto con i medici di famiglia per una reale ristrutturazione del settore.
I medici di famiglia, insieme agli altri medici convenzionati, erano infatti sul piede di guerra dopo che, ieri, il Comitato di settore per la sanità delle Regioni, nella valutazione del documento unitario dei sindacati aveva sì accolto alcune proposte economiche, limitando però i benefici solo al triennio 2006-2008. "Adottiamo un atteggiamento responsabile - ha detto Milillo - non procederemo alla dichiarazione dello stato di agitazione, ma faremo affidamento agli impegni del ministro.
Siamo però sempre pronti a dichiarare lo stato di agitazione qualora continuasse l'atteggiamento miope rispetto alle esigenze di cambiamento della medicina dei famiglia. Il nostro problema, infatti, non è economico.
Siamo disposti anche a sacrifici purché si intervenga realmente a una rifondazione del settore che tolga il medico di famiglia da una condizione marginale e gli assegni il ruolo che gli spetta nella medicina territoriale, che porterebbe grandi benefici all'intero sistema".
Pagina pubblicata il 09 ottobre 2008