Fuori dalla crisi la ricerca USA
Nonostante lo tsunami finanziario delle ultime settimane abbia messo a dura prova il sistema economico statunitense, come quello di tutti i Paesi occidentali, "i fondi destinati dal Governo Usa alla ricerca non credo che verranno ridotti".La previsione è di Toni Scarpa, direttore del Center for Scientific Review (Csr) dei National Institutes of Health (Nih), a Roma per tenere a battesimo il nuovo comitato per la valutazione scientifica italiano, presentato ieri al ministero del Welfare.
"Il Governo statunitense - dice Scarpa - sostiene il sistema di finanziamento della ricerca. E considera il Nih un suo 'gioiello', dunque non credo avverrà una contrazione dei finanziamenti. Anche in base all'esperienza.
Tanto per fare un esempio - prosegue - la crisi finanziaria che stiamo attraversando finora costa circa 10 mila euro a famiglia. Ben oltre - aggiunge - i 3,70 dollari l'anno pro capite che sono serviti, in dieci anni, a salvare un milione di morti per le malattie cardiovascolari.
Il vero problema - rivela - è che i fondi per il Nih sono insieme a quelli per i programmi Medicare e Medicaid, il primo per gli statunitensi over 65, e il secondo per gli indigenti. E - conclude - sia anziani che poveri sono in aumento negli Usa".
Pagina pubblicata il 01 ottobre 2008