I pediatri tra scienza e famiglia
Si apre domani a Genova, presso i Magazzini del Cotone, il 64° Congresso Nazionale della Società italiana di Pediatria. Saranno più di 1500 i pediatri italiani che affolleranno fino a sabato 18 le oltre 60 sessioni di lavoro previste in Congresso."La SIP tra scienza è famiglia: l'importanza della comunicazione" è il titolo del Congresso e che così spiega il Presidente Pasquale Di Pietro: "In qualità di medici, di pediatri, abbiamo il dovere etico e morale di riferire ogni nostra azione e scelta a quanto la scienza ci indica. Ma il sapere di un medico, di un pediatra, deve essere reso accessibile ai suoi interlocutori. Per questo è essenziale la capacità di comunicare ed entrare in relazione, innanzi tutto con i nostri giovani pazienti e le loro famiglie, ma anche con le istituzioni, con la società civile, con i media". E tra le novità del Congresso c'è proprio un'importante tavola rotonda (che si svolgerà sabato 18 alle ore 11.00) che, per la prima volta ad un Congresso scientifico, sarà aperta al pubblico.
"Abbiamo fatto questa scelta - sottolinea Di Pietro - proprio per dare un segnale su quanto la pediatria italiana voglia attivare una comunicazione forte con tutti quei settori della società che sono in stretto contatto con l'infanzia e l'adolescenza". Nella quattro giorni congressuale verranno trattati i più importanti temi emergenti di interesse pediatrico: dalle malattie rare alle nuove vaccinazioni, dal maltrattamento al bambino immigrato, dall'attenzione all'ambiente agli interventi della pediatria italiana nelle grandi emergenze sanitarie del mondo, dagli screening neonatali alla SID, la malattia della morte improvvisa in culla.
"La società è cambiata - sottolinea ancora Di Pietro - è cambiata la famiglia e con essa i bambini e gli adolescenti. Oggi dobbiamo affrontare nuove emergenze che riscontriamo prevalentemente nelle patologie legate ai comportamenti, alle abitudini di vita e all'invecchiamento della popolazione. E c'è il fenomeno dell'immigrazione che ha introdotto nuovi aspetti nel rapporto medico-paziente, legati alle differenze di lingua, di abitudini, di cultura. Un Congresso scientifico - conclude Di Pietro - serve anche a dare risposte concrete alla nuova "domanda di salute" che viene dalla società e noi pediatri italiani garantiamo ogni impegno possibile".
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Pagina pubblicata il 13 ottobre 2008