I progetti nascono con una fine
"Mi rivolgo ai futuri precari: non dimenticate che i progetti di ricerca hanno un inizio e una fine. Negli USA i progetti durano in media sei anni e gli scienziati sono abituati a passare da una collaborazione all'altra nell'arco della carriera lavorativa".E' il messaggio che il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, lancia ai giovani cervelli italiani: la ricerca è precaria per natura, questo insegna l'esperienza degli Stati Uniti, dove i ricercatori non sono assunti a vita da un ente, ma il loro rapporto di collaborazione dura il tempo necessario per lo sviluppo di un progetto.
Esaurito il proprio compito, si cerca un altro progetto a cui lavorare. Fazio, ieri a Pavia per una visita al Policlinico San Matteo, chiarisce il senso delle sue parole: "La ricerca è a termine - incalza - e questo è un concetto che in Italia va metabolizzato.
Quanto ai precari, io sono in contatto con loro e gli sto dando una mano". Il sottosegretario ribadisce che non ci sarà nessun passo indietro sulla modifica dell'emendamento 'anti-stabilizzazioni' e sulla proroga della scadenza dei contratti dei precari pubblici della ricerca a luglio 2009. "Rispetteremo le promesse.
Il mio messaggio, invece, è rivolto ai futuri precari che devono entrare nell'ottica dei progetti a termine".
Pagina pubblicata il 07 ottobre 2008