Specializzandi: l'INPS ci scippa
Federspecializzandi "intende denunciare lo scandaloso scippo che l'Inps intende perpetrare nei confronti dei medici specializzandi". E si dice pronta "ad agire ad ogni livello e, se necessario, anche in sede giudiziaria" se l'Inps non farà retromarcia."Come è noto - spiega in una nota la Federazione - i medici in formazione specialistica sono soggetti a una doppia contribuzione previdenziale obbligatoria, la prima dipendente dall'Enpam come quota A, la seconda presso la gestione separata dell'Inps".
Nella definizione di gestione separata, l'Inps include "una forma ridotta che ammonta al 17%, qualora il lavoratore sia sottoposto ad altre forme previdenziali obbligatorie, e una intera per soggetti non iscritti ad altre forme previdenziali, che ammonta al 24,72% (24% per invalidità, vecchiaia e superstiti, più l'aliquota aggiuntiva dello 0,72% per l'indennità di malattia, maternità e per gli assegni familiari).
Recentemente l'Inps ha emanato una circolare (n. 88/2008) che, in totale dispregio delle normative vigenti, intende inquadrare il medico specializzando come iscritto alla gestione separata nella forma intera, confutando quindi la condotta tenuta fino ad ora dalle università italiane.
Ancora una volta - accusa Federspecializzandi - esigenze di bilancio fanno riemergere la tentazione al sacrificio della categoria dei medici in formazione, che a tutt'oggi si batte per ottenere una formazione adeguata agli standard europei e che ora vede già minacciata la recente conquista di un trattamento economico dignitoso. Inoltre si sottolinea come l'Inps non corrisponde ai medici specializzandi né gravidanza, né malattia, incassando pertanto in modo illegittimo i contributi a essi destinati".
Pagina pubblicata il 07 ottobre 2008