Tecnici neurofisiopatologi obbligatori
Tecnici di neurofisiopatologia in ogni ospedale, dal Nord al Sud del Paese, affinché le Asl, come previsto dalla norma vigente, affidino esclusivamente a questi professionisti il compito di certificare lo stato di morte cerebrale.
Questa la richiesta contenuta nella mozione urgente bipartisan presentata stamani alla Camera dei deputati, a firma di senatori e deputati di maggioranza e opposizione che chiedono la deroga al blocco delle assunzioni di questi professionisti.
La mozione, che vede le parlamentari Pd Paola Binetti ed Emanuela Baio come prime firmatarie, nasce dal fatto che, fino a quest'anno, era consentito dalla legge affidare "in via transitoria e ad esaurimento, sempre sotto la supervisione medica, l'esecuzione delle indagini elettroencefalografiche (Eeg) anche a tecnici o infermieri adeguatamente formati", in mancanza di tecnici di neurofisiopatologia. Ad aprile di quest'anno, però, un decreto ha cambiato le cose, stabilendo l'affidamento esclusivo ai tecnici di neurofisiopatologia, e non più agli infermieri seppur in via straordinaria, l'esecuzione dell'elettroencefalogramma. Con la loro mozione, i parlamentari firmatari chiedono che siano dunque solo i tecnici a eseguire il tracciato.
"La procedura per l'accertamento della morte cerebrale - ricorda Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti, ribadendo che gli accertamenti sono estremamente e ugualmente rigorosi, in ogni Regione italiana senza alcuna distinzione di sorta - prevede ben tre valutazioni da parte di una commissione appositamente creata, che deve accertare ripetutamente la morte cerebrale del paziente sulla base dell'elettroencefalogramma Un Eeg svolto da un tecnico di neurofisiopatologia "rende ancora più garantista la nostra legge - assicura Daniele Bosone, senatore Pd - e consentirà alle Regioni del Sud, dove c'è maggiore carenza di personale, di poter incrementare il numero di accertamenti di morte cerebrale".
"Se nel meridione ci sono meno donazioni di organi - sottolinea infatti Angelo Mastrillo, presidente dell'associazione che riunisce i tecnici di neurofisiopatologia (Aitn) - non è perché il Sud sia meno generoso, bensì perché manca il personale per rendere più efficace ed efficiente il sistema". Lacune che potrebbero essere colmate attraverso l'assunzione di questi professionisti, "e di certo non ne mancano di disoccupati.
La deroga al blocco delle assunzioni - conclude - potrebbe rappresentare una soluzione a questa situazione di emergenza, dando la possibilità a questi professionisti di svolgere il lavoro per il quale sono stati formati, mentre gli infermieri tornerebbero a occuparsi dell'assistenza".
Pagina pubblicata il 29 ottobre 2008