Libera professione, ancora una proroga
L'ANAAO spera che l'ultima proroga concessa sia l'atto finale di un tormentone che si trascina da 10 anni."E' un atto di buon senso che, speriamo, venga imitato dalla Camera. Ci auguriamo, però, che questa sia l'ultima della lunga serie di proroghe cui abbiamo assistito". Così l'ANAOO Assomed, sindacato dei medici dirigenti, commenta l'approvazione, da parte del Senato, di un emendamento al Dl 154 che dispone lo slittamento del termine per l'esercizio della libera professione intramoenia in strutture esterne a quelle pubbliche.
L'emendamento, a firma, fra gli altri, del presidente della Commissione sanità di Palazzo Madama Antonio Tomassini (Pdl) e dal segretario della stessa Commissione Luigi d'Ambrosio Lettieri - prorogano il termine per il completamento delle strutture che rendono possibile lo svolgimento dell'attività privata dei medici all'interno degli ospedali, in scadenza a gennaio 2009.
I medici potranno dunque continuare ad esercitare la libera professione in studi o altri spazi al di fuori degli ospedali. L'adozione delle iniziative per adeguare le strutture pubbliche dovrà essere completata entro il 31 dicembre 2012. Le modifiche sono state approvate con il parere positivo del Governo.
"I medici italiani rimangono in attesa di un provvedimento strutturato - ricorda l'Anaao pur plaudendo alla proroga - che metta fine a un tormentone che si trascina da circa 10 anni, garantendo in maniera ordinaria e omogenea sul territorio nazionale il diritto dei medici dipendenti del Ssn all'attività libero-professionale, i cui cardini normativi sono disciplinati da leggi e contratti.
Insieme a quello dei cittadini alla libera scelta dei medici di fiducia, anche a fronte della perdurante mancanza di quegli spazi separati e distinti per i quali consistenti risorse sono state stanziate", conclude il sindacato
Pagina pubblicata il 06 novembre 2008