Nel Lazio l'ospedale sia integrato
Organizzare e coordinare in maniera dettagliata l'assistenza territoriale H 24 coinvolgendo i medici di medicina generale. E' la proposta del sottosegretario al Welfare con delega alla Salute, Ferruccio Fazio, sostenuta e approvata anche dal Sindacato medici italiani (Smi) del Lazio.
Il sindacato - si legge in una nota - auspica che la sperimentazione di un programma sanitario di questo tipo, per il quale la Finanziaria ha investito appositi fondi nazionali, riguardi in primis le Regioni del centro-sud che, a causa dei tagli imposti dal piano di rientro, sono state costrette a ridurre drasticamente l'offerta sanitaria alla cittadinanza.
"L'assistenza territoriale integrata - dichiara Daniele Zamperini, responsabile della comunicazione Smi Lazio - può giocare un ruolo di primo piano tra le aree possibili di sviluppo. Partendo dall'integrazione tra territorio e ospedale per acuti, anche con la costituzione di presidi integrati di primo soccorso.
E portando avanti nuovi percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali". Zamperini propone di "raccogliere in un unico punto di riferimento le competenze per l'assistenza a particolari patologie croniche, creando nuovi servizi di telemedicina e sfruttando le nuove tecnologie.
E' necessario garantire la continuità delle cure, attraverso una gestione integrata del paziente da parte dei servizi territoriali ed ospedalieri.
Ma si deve anche realizzare un processo organizzativo che garantisca un'efficace continuità dell'assistenza, la riduzione dei ricoveri inappropriati, l'attivazione dei percorsi assistenziali con conseguente diminuzione del ricorso al pronto soccorso per prestazioni - conclude - che sarebbero trattate come codici bianchi o verdi".
Pagina pubblicata il 03 novembre 2008