Radioterapia da rinnovare
Centocinquanta centri di radioterapia distribuiti in modo omogeneo in Italia, 120 mila pazienti trattati (il 20% in più rispetto al 2007) su 260 mila nuovi casi di tumore diagnosticati in un anno.
Con un parco tecnologico sempre più avanzato, che ha superato il divario tra Nord e Sud e avvicinato il nostro Paese agli standard qualitativi della Germania, del Belgio, dell'Olanda e della Gran Bretagna. Anche se circa il 30% delle macchine andrebbe sostituito.
E' la fotografia scattata dal secondo censimento condotto dall'Associazione italiana radioterapia oncologica (Airo), i cui risultati sono stati presentati al XVIII congresso nazionale Airo in corso fino a domani presso la Fiera di Milano. Efficacia, costi contenuti e innovazione tecnologica in costante progresso sono i traguardi raggiunti dalla radioterapia in Italia.
"Il dato più significativo che emerge dal censimento - spiega Paolo Muto, presidente Airo - è che esiste ormai una distribuzione omogenea dei Centri di radioterapia su tutto il territorio nazionale e che il divario storico tra Nord e Sud del Paese è stato colmato. Al Nord si contano 68 centri, 38 al centro e 44 al Sud e nelle isole.
Di contro, emerge un dato problematico relativo all'età delle apparecchiature: delle oltre 200 macchine distribuite in Italia, infatti, ne andrebbero sostituite circa il 25-30%. Una macchina che ha circa 10 anni di vita necessita di maggiore manutenzione, con costi più elevati e allungamento dei tempi del trattamento".
Pagina pubblicata il 17 novembre 2008