Staminali, buona la posizione di Obama
Il progetto di modificare la legislazione statunitense sul fronte delle staminali annunciato dal neopresidente degli Stati Uniti Barack Obama, porterà "sicuramente un vantaggio per la ricerca".Parola di Umberto Veronesi, direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano e senatore del Pd.
"In Europa non so cosa succederà - ragiona l'ex ministro della Sanità, a margine del terzo Forum Meridiano sanità, in corso a Cernobbio - Per ora la ricerca ci permette di trovare le staminali dalle cellule adulte, individuarle da altre fonti certamente offrirà un vantaggio per la ricerca".
A detta dell'oncologo le posizioni del neoeletto sono, dunque, positive. Positivo "anche il fatto che Obama, come persona laica, vede nella razionalità il futuro del mondo".
Quanto all'ipotesi di un 'effetto Obama' sulle scelte dei politici italiani in tema di staminali, Veronesi ribadisce: "I politici in Italia vorrebbero fare.
Il problema è a monte ed è di tipo ideologico. Se la Chiesa è contraria, come tutti sanno, il nostro Parlamento non ha il coraggio di fare certe cose".
Sul fronte della normativa sull'aborto, l'oncologo si aspetta passi avanti negli Usa: "Certamente l'America aveva avuto una regressione con Bush, per via di un movimento abbastanza integralista religioso contro l'aborto e anche senza il rispetto della volontà della persona".
Pagina pubblicata il 10 novembre 2008