Bugiardini attenti al genere
Un foglietto illustrativo rosa e uno celeste per indicare, nel modo più appropriato gli effetti, terapeutici o avversi, di ciascun farmaco sulle donne e sugli uomini. I medicinali, infatti, funzionano diversamente nei maschi e nelle femmine ma, fino ad oggi, le differenze di genere sono state trascurate "anche se, finalmente, si avverte un cambiamento di rotta", spiega Flavia Franconi della Società italiana farmacologia (Sif) e vice presidente della Società Salute medicina di genere che spera si possa arrivare in tempi brevi a foglietti illustrativi differenziati.Come ha spiegato a margine del III seminario nazionale sulla salute della donna, in corso oggi e domani a Roma all'Istituto Superiore di Sanità, organizzato in collaborazione con la Sif, "siamo sulla buona strada - dice l'esperta - lo dimostra l'impegno dell'Agenzia italiana del farmaco che oggi, in questo incontro, ha proposto l'avvio di un working group sulle differenze di genere".
Va nella giusta direzione, inoltre, il progetto strategico del ministero del Welfare sulla medicina di genere, presentato sempre ieri, "attraverso il quale - spiega ancora Franconi sarà possibile chiarire meglio le reazioni avverse ai farmaci che sono diverse per uomini e donne. Magari il medicinale ha la stessa efficacia ma non la stessa sicurezza terapeutica.
C'è - aggiunge - la necessità di avere farmaci giusti per la donna". Tra le novità importanti del progetto ministeriale anche una sezione dedicata ai rischi sul lavoro. "Pochi sanno - conclude l'esperta - che alcune sostanze tossiche agiscono diversamente sull'organismo femminile. Sono quindi particolarmente utili, in questo campo, la ricerca e la prevenzione".
Pagina pubblicata il 10 dicembre 2008