Fondi sempre più trasparenti
Il Senato ha approvato ieri all'unanimità, un Ordine del giorno presentato da Ignazio Marino (Pd), presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale (Ssn), che impegna il Governo a promuovere un intervento legislativo per introdurre la valutazione tra pari (peer review) nei criteri di assegnazione dei fondi pubblici per la ricerca."Abbiamo vinto una battaglia - commenta Marino - ma non la guerra. Vigileremo perché la legge sia approvata in tempi brevi".
"Nel nostro Paese i soldi destinati alla ricerca sono assolutamente insufficienti (solo lo 0,9% del Pil) e controllati da pochi baroni - ha ribadito Marino nel suo intervento in Aula - se non si vuole aumentare la quota degli investimenti, pensiamo almeno a distribuirli in maniera intelligente.
Introdurre la peer review, abbandonando l'assegnazione discrezionale dei fondi pubblici, è un passo fondamentale per favorire l'innovazione e incidere così anche sulla crisi economica".
Il metodo in questione viene adottato dalla comunità scientifica internazionale e, ha sottolineato Marino, "è quello auspicato anche dai ricercatori italiani nonché dalla realtà industriale, come ha ribadito di recente Sergio Dompé, presidente di Farmindustria".
Marino ha infine chiesto all'esecutivo di dare continuità a un approccio già condiviso nella scorsa legislatura: "occorre garantire per legge che nessun soldo proveniente dalle tasse dei cittadini venga più erogato senza peer review e che nessuna Finanziaria possa assegnare milioni di euro pubblici a istituzioni di ricerca o ricercatori, senza prevedere alcuna competizione come succede ora".
Pagina pubblicata il 11 dicembre 2008