Governo affronti carenza MMG
"A partire dal 2015 si andrà incontro ad una carenza di medici di famiglia. Un problema nazionale che non va affrontato né dalle università né dalle Regioni, bensì dal Governo.Attraverso un piano razionale che contempli l'aumento degli accessi alle scuole di formazione. Senza lanciarsi però in percentuali approssimative".
Parola di Giacomo Milillo , segretario generale della Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale), che commenta così il sondaggio pubblicato ieri e dal quale è emerso che circa il 70 per cento dei camici bianchi italiani è favorevole all'aumento del 30 per cento del numero dei medici di famiglia da ammettere alle scuole di formazione.
"E' necessaria - spiega Milillo all'ADNKRONOS SALUTE - una programmazione mirata e aggiornata di anno in anno. Altrimenti si rischiano 'strappi', vale a dire o un sovrannumero o un deficit eccessivo di professionisti".
Per il numero uno della Fimmg la valutazione va fatta tenendo conto di due parametri fondamentali, legati alle classi di età: "Quella di pensionamento e quella necessaria per l'ingresso nel mondo del lavoro".
Secondo Milillo, l'aumento seppur immediato del numero degli accessi alle scuole di formazione di medicina generale non risolverebbe comunque il problema per il 2015: primo anno in cui dovrebbe avvertirsi il buco nell'organico. "Per quella data - conclude - la carenza dell'organico dovrebbe assestarsi intorno al 20 per cento".
Pagina pubblicata il 03 dicembre 2008