Si allarga il fronte del giusto orario
Anche una rappresentanza del Sindacato nazionale radiologi (Snr) ieri a Strasburgo ha manifestato davanti al Parlamento europeo.
Una delegazione del sindacato, guidata dai due delegati europei del Snr, Maria Canevari e Ilan Rosenberg, ha partecipato alla manifestazione dei sindacati medici europei aderenti alla Fems (Federazione europea medici salariati), per ribadire il dissenso più volte espresso dalla categoria sull'accordo politico di modifica dell'orario di lavoro.
"Perché - come spiega all'ADNKRONOS SALUTE il segretario del Snr, Francesco Lucà - il riposo dei medici non è un vezzo, ma una necessità. Noi radiologi, ad esempio, tra esami ecografici, Tac, risonanze e radiologia interventistica non abbiamo un attimo di respiro".
"Il presidente Fems, Claude Wezzel - si legge in una nota del Snr - durante la giornata ha avuto diversi incontri con componenti del Parlamento europeo e a nome di tutti i medici che rappresenta (circa 2 milioni) ha ribadito i punti cruciali del dissenso sui quali non siamo disposti a recedere.
In particolare, la guardia non deve prevedere distinzione tra tempo di attività e tempo di inattività; il riposo compensativo deve essere effettuato al termine della guardia e non deve essere inferiore alle 24 ore; l'orario di lavoro non deve superare le 48 ore settimanali su una media di 4-6 mesi.
Attualmente - conclude il Sindacato nazionale dei radiologi - sembra aprirsi uno spiraglio per la discussione riguardante il tempo di inattività durante la guardia".
Pagina pubblicata il 16 dicembre 2008