Veneto: rinnovare contratti dirigenti precari
Rinnovare i contratti libero professionali dei dirigenti precari della sanità, in scadenza il 31 dicembre prossimo. E' questa l'indicazione data dall'assessore alla sanità della regione Veneto, Sandro Sandri, ai direttori generali delle Ulss venete, dopo un incontro del coordinamento dei manager veneti. L'assessore ha infatti sostenuto che "nei limiti del possibile, si proceda al rinnovo dei contratti". Lo rende noto un comunicato della Regione Veneto.Il problema riguarda 270 medici e veterinari ed altrettanti psicologi, biologi e farmacisti. Sandri - continua la nota - aveva già affrontato l'argomento durante un incontro tenutosi nella sede dell'Ulss 16 a Padova con il comitato dei dirigenti precari della sanità.
"Siamo ancora in attesa degli esiti del ricorso al Consiglio di Stato sui concorsi attualmente sospesi - spiega Sandri - ma come Regione ci eravamo mossi da tempo con il massimo impegno, attraverso ben due leggi che sono state impugnate". Sandri, comunque, invita i dirigenti precari a "insistere a livello nazionale con i ministeri della Salute e dell'Economia e Finanze, perché sia valutata la possibilità di incrementare la spesa per il personale, pur rimanendo all'interno del Patto di stabilità, al fine di poter assumere quelle figure professionali delle quali il Veneto è carente, e la cui mancanza è una grave concausa dell'attuale situazione delle liste d'attesa". "Il Veneto - precisa Sandri - è una delle poche Regioni che già nel 2006, al momento dell'entrata in vigore del Patto di stabilità che oggi ci vincola, aveva riorganizzato il suo sistema sanitario, razionalizzando al massimo le diverse voci di spesa.
Ma con il personale si deve trovare una soluzione - ammonisce - perché in molte strutture sanitarie abbiamo macchinari moderni ed efficienti che non possono funzionare al massimo delle loro potenzialità per la mancanza non solo di infermieri, ma anche di medici, in particolare radiologi, cardiologi ed esperti in urgenza-emergenza".
E la situazione dei dirigenti precari non è molto diversa: "anche nel loro caso - conclude Sandri - si tratta di figure indispensabili per il buon funzionamento dei servizi da erogare ai cittadini, ai quali non vogliamo chiedere nessun altro sacrificio in forza della necessità di far fronte a sprechi che si determinano a latitudini ben diverse dalla nostra".
Pagina pubblicata il 22 dicembre 2008