Bene le cure, male vitto e igiene
I pazienti italiani apprezzano i medici e il personale ospedaliero, promossi dal 70% dei cittadini che sono stati assistiti personalmente o hanno avuto familiari ricoverati. Gradimento alto soprattutto al Nord (80%) ma anche al Centro (63%) e al Sud (60%).
Giudizio positivo anche sulla qualità delle cure e delle prestazioni offerte da queste strutture sanitarie, giudicata soddisfacente dal 72% degli intervistati. Con le solite differenze tra Nord (82%), Centro (68%) e Sud (57%).
Meno graditi invece il vitto, l'organizzazione, il comfort, l'igiene e l'informazione, seppure le percentuali di cittadini soddisfatti non scende mai al di sotto del 50%. Più penalizzati, anche in questo caso gli ospedali meridionali con giudizi negativi superiori alla media. Sono alcuni dati dell'indagine promossa dal sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, 'Gli italiani e il Ssn', realizzata dalla Swg di Trieste su un campione rappresentativo della popolazione italiana di età superiore ai 25 anni. La ricerca è stata illustrata ieri mattina a Roma. L'ospedale pubblico resta, secondo i dati, il punto di riferimento per gli assistiti che lo hanno utilizzato. Ma è un pilastro dell'assistenza anche per tutti gli altri cittadini: tra i servizi socio-sanitari a cui, secondo il campione, il Governo dovrebbe prestare più attenzione si collocano ai primi posti, con la stessa percentuale, l'assistenza agli anziani, le cure domiciliari e l'assistenza ospedaliera.
Per quanto riguarda poi la soddisfazione dei cittadini per i singoli servizi del Ssn, si registrano, in media, buone percentuali di gradimento per l'assistenza medica di base su tutto il territorio nazionale (67%). Alto ovunque, invece, il livello di insoddisfazione (88%) per le liste d'attesa. Strutture, ricoveri e assistenza ospedaliera - se si considera il campione generale - soddisfano in media il 53% degli italiani, con un divario enorme tra Nord (69%) e Sud (33%). Anche per il pronto soccorso, gradito in media dal 46% dei cittadini, emerge una differenza di più di 20 punti percentuali fra i più soddisfatti cittadini settentrionali e i più scontenti meridionali.
Pagina pubblicata il 14 gennaio 2009