Incontrovertibili criticità legge 40
"Le criticità della legge 40 sono incontrovertibili". Con queste parole l'ex ministro della Salute Livia Turco risponde al sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, che ieri mattina ha sostenuto la mancanza della necessità di modificare la legge sulla procreazione medicalmente assistita, alla luce dei risultati ottenuti dalla sua applicazione."Mi auguro - dice Turco partecipando al convegno 'Legge 40 e turismo riproduttivo: vale ancora la pena?', organizzato a Roma dall'Italia dei valori (Idv) - che il sottosegretario Roccella abbia con la legge 40 lo stesso rapporto che ho avuto io. Cioè l'applicazione e la valutazione scrupolosa dei risultati. Risultati che - continua - provengono dall'Istituto superiore di sanità e dimostrano in maniera incontrovertibile, nelle relazioni al Parlamento sull'applicazione della legge, che sono diminuite le gravidanze e aumentati, invece, i parti plurigemellari.
E tutto ciò - enfatizza la parlamentare del Pd - a scapito della salute della donna e della tutela degli embrioni rivendicata dall'articolo 1 della legge. Quindi forse un qualche ritocco la legge dovrebbe averlo, anche perché nessuna norma è intoccabile e santa".
Se dunque per l'ex ministro della Salute una eventuale modifica della normativa "non deve essere un tabù", le possibili modifiche dovrebbero "riguardare l'articolo 14, comma 2 e 3, cioè laddove si stabilisce che gli embrioni debbano essere al massimo tre e impiantati contestualmente nell'utero della donna".
Nel frattempo l'ex ministro della Salute chiede al Governo "di continuare ad applicare la legge 40 in maniera scrupolosa e rispettosa e di proseguire con i dati sulla sua applicazione in Parlamento. In modo da poter valutare laicamente - conclude - se la legge non abbia bisogno di essere ritoccata in alcuni punti".
Pagina pubblicata il 13 gennaio 2009