Interrogazione sugli embrioni abbandonati
Un'interrogazione al ministro della Salute Maurizio Sacconi, per comprendere quale futuro attenda i cosiddetti embrioni abbandonati, ovvero quelli prodotti in sovrannumero prima dell'entrata in vigore della legge 40 e a cui i genitori hanno rinunciato.
A depositarla i senatori Marco Perduca e Donatella Poretti (Radicali-Pd), che ricordano come questi embrioni, "dopo un censimento realizzato dall'Istituto superiore della sanità, dovevano essere inviati all'ospedale Maggiore di Milano perché fossero crioconservati e destinati alla ricerca".
"Oggi, a distanza di 5 anni e con un nuovo Governo Berlusconi - chiede Poretti in una nota - si sta prefigurando un nuovo destino per questi embrioni? Di sicuro c'è un decreto non applicato se non nello sperpero di denaro pubblico, e ci sono annunci del sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella di non voler tener conto del decreto in vigore, schierandosi per una soluzione alternativa come quella della possibile loro adottabilità.
E la ricerca scientifica? Attualmente - scrive la senatrice - la necessità della ricerca è passata in secondo piano e il decreto ha avuto applicazione solo per elargire i finanziamenti previsti: 50 mila euro ricevuti dall'Iss per realizzare il censimento di 2.527 embrioni abbandonati, e 400 mila euro a favore dell'ospedale Maggiore di Milano, con 230 mila per la creazione dell'area di criobiologia, 96 mila per spese di materiale e software e 74 mila per spese di personale".
Ecco perché al ministro Sacconi Perduca e Poretti chiedono "quali provvedimenti intenda prendere nei confronti del sottosegretario Roccella, che dichiara di non tenere conto del Decreto del 4 agosto 2004, che prevede un consenso scritto o tacito per l'abbandono degli embrioni da parte della coppia".
Pagina pubblicata il 13 gennaio 2009