Rendere più umane le cure
I medici italiani sono bravi e competenti, lo riconoscono anche i pazienti.
Ma ci sono ancora passi avanti da fare per migliorare la loro capacità di comunicare con i pazienti e, in generale, per umanizzare l'assistenza offerta dal Servizio sanitario nazionale, con una maggiore formazione di tutto il personale e più attenzione alle strutture.
Un percorso complesso, che sta a cuore al ministero del Welfare, ma che richiede la collaborazione di tutti, associazioni di categoria compresa. E' il parere, in sintesi, del sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio che ha commentato, ieri a Roma, alcuni dati dell'ampia indagine dell'Anaao Assomed sugli italiani e il Ssn. Dai risultati della ricerca, che confermano la fiducia dei cittadini nel sistema pubblico ma anche una forte spaccatura tra Nord e Sud del Paese, emerge un buon giudizio complessivo nei confronti dei medici, considerati competenti.
"Quello che manca un po' - dice Fazio - e che i pazienti chiedono, è l'umanizzazione, la possibilità di occuparsi degli ammalati, di dedicare loro del tempo. Questa è una cosa su cui dobbiamo lavorare". E su questo terreno il sottosegretario chiede la collaborazione anche del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, perché non "ci può essere umanizzazione delle cure senza la formazione del personale", ha detto Fazio. Dal canto suo Carlo Lusenti, segretario nazionale Anaao, ha sottolineato la necessità di un intervento complessivo, che parta dai piani di studio universitari "nei quali oggi - spiega - non c'è attenzione a questo argomento. Bisogna essere formati alla comunicazione con il paziente, mentre gli atenei tendono a formare solo super tecnici".
Fazio ha infine sottolineato che il ministero sta lavorando anche sul fronte del miglioramento delle strutture dal punto di vista architettonico, perché siano più accoglienti e a misura d'uomo: una commissione ad hoc è a lavoro. "Sono stati già preparati alcuni modelli - ha spiegato - che saranno d'aiuto, per il momento, alle Regioni sottoposte a piani di rientro, per la riorganizzazione degli spazi nelle diverse strutture". E Fazio ha ricordato, in particolare, il lavoro di ristrutturazione avviato all'ospedale San Giacomo di Roma dove "sarà realizzato un poliambulatorio moderno, funzionale anche dal punto di vista architettonico, gestito da medici del territorio".
Pagina pubblicata il 14 gennaio 2009