SSN sostenuto da fondi integrativi
"In Italia occorre promuovere fondi sanitari integrativi non in antitesi, ma a supporto del Servizio sanitario nazionale (Ssn). Esso, infatti, non può soddisfare qualsiasi richiesta dei cittadini: già oggi la spesa sanitaria 'aggiuntiva' dei privati raggiunge il 23% di quella totale".
Parola di Domenico Di Virgilio, deputato del Pdl e responsabile nazionale del dipartimento Sanità di Forza Italia, che ha organizzato ieri a Roma il seminario 'Proposte per nuove forme integrative di assistenza sanitaria e socio-sanitaria'.
"Come avviene da tempo in altri Paesi occidentali - ha proseguito Di Virgilio - anche da noi è importante dare impulso a fondi sanitari e sociosanitari volontari incentivabili fiscalmente, attingendo dal patrimonio di cui già disponiamo, e cioè Casse o Fondi nati anche da accordi collettivi nazionali e locali di lavoro, e Società di mutuo soccorso appartenenti al mondo del no profit, caratterizzate dalla volontà di assicurare forme concrete di solidarietà tra gli iscritti.
Tali forme di assistenza erogano oggi a milioni di cittadini italiani prestazioni sostitutive, cioè le medesime offerte del Ssn: se potranno operare in sinergia e non in contrasto con esso, si potrà dare una migliore risposta ai bisogni sanitari della popolazione, anche quella più anziana, svolgendo, nello stesso tempo, una funzione di controllo della domanda di salute, più difficilmente ottenibile all'interno di un sistema di finanziamento pubblico".
Pagina pubblicata il 20 gennaio 2009