Stop a licenziamento dirigenti
"Serve un'urgente modifica del decreto Brunetta che sta portando al licenziamento da parte delle aziende dei dirigenti con 40 anni di contributi, e in particolare dei medici con meno di 60 anni. Non basta la sola esclusione dei primari ospedalieri decisa dal Senato".
E' quanto ha chiesto il segretario nazionale della Fp Cgil medici, Massimo Cozza, nel corso dell'audizione sul governo clinico, ieri in commissione Affari Sociali della Camera. In riferimento alle proposte di legge in materia, è stato presentato un documento, a firma congiunta di Cozza e di Rossana Dettori, segretaria nazionale Fp Cgil. Il documento della Cgil affronta la 'materia sanità' a 360 gradi e contieni alcuni principi fondamentali.
"I medici, i veterinari, gli altri dirigenti e operatori sanitari - spiega Cozza in una nota - devono sentirsi partecipi delle scelte aziendali e non essere solo supini esecutori. Si deve regolamentare l'apporto alle strategie generali aziendali degli enti locali, dare voce agli utenti. Va riconosciuto il ruolo di organo dell'Azienda del Collegio di direzione, con parere obbligatorio sugli atti di rilevanza clinica del direttore generale. E ancora, il Comitato di dipartimento deve rappresentare lo snodo reale della clinical governance e il livello della dirigenza nella sanità pubblica deve rimanere unico".
Per la Cgil, vanno inoltre valorizzati "il merito professionale, la valutazione e le verifiche, con regole condivise con le organizzazioni sindacali e voltando pagina rispetto a una situazione dove invece sono le direzioni generali a decidere i destini professionali, troppo spesso arbitrariamente. Va inoltre istituito un accesso unico alla medicina generale, in cui chi entra in convenzione svolge tutte le attività della medicina territoriale a tempo pieno, con la conseguente abolizione della figura della guardia medica".
Dalla Cgil proposte anche in materia di nomine dei primari. "Per la selezione degli incarichi di struttura complessa, le commissioni, presiedute dal direttore sanitario, devono essere formate col meccanismo del sorteggio tra un elenco nazionale di quella specifica disciplina, con il vincolo di presenza di commissari donne. I curricula e i titoli - sottolinea Cozza - devono essere quindi esaminati in relazione a quel determinato posto da ricoprire e alla predefinizione degli obbiettivi da raggiungere. Alla fine, il primo in graduatoria vince".
Il documento affronta anche il tema dell'esclusività dei camici bianchi con il Ssn. Per il sindacato, "tutti i dirigenti medici e sanitari devono avere un rapporto di esclusività con l'azienda, a maggior ragione se ricoprono responsabilità gestionali, e va prevista la rivalutazione della indennità di esclusività con fondi extracontrattuali. C'è infine - conclude Cozza - la necessità di istituire in ogni azienda una unità per la gestione del rischio clinico, e tutte le strutture sanitarie devono avere la responsabilità civile per danni alle persone causati dal personale, con obbligatorietà dell'assicurazione".
Pagina pubblicata il 13 gennaio 2009