USA, aumenterà la copertura sanitaria
Affrontare con vigore e decisione la riforma del sistema sanitario statunitense. Un traguardo che il nuovo presidente degli Usa, Barack Obama, ha ribadito di voler tagliare anche ieri, nel corso dell'insediamento ufficiale alla Casa Bianca: "restituiremo alla scienza il suo giusto posto e maneggeremo le meraviglie della tecnologia in modo da risollevare la qualità dell'assistenza sanitaria".L'obiettivo è chiaro: riuscire a dimezzare il numero delle persone non assicurate e che non godono di un'adeguata assistenza sanitaria: circa 67 milioni di cittadini. Un traguardo impegnativo che però si può raggiungere: secondo un recente studio del Commonwealth Fund, il piano messo a punto da Obama "arriverà a coprire in 10 anni 34 milioni di americani".
La riforma prevede, naturalmente, grossi investimenti e l'impiego di risorse considerevoli. Obama, nel corso della campagna elettorale, ha infatti promesso di portare "a 65 miliardi, dai 50 attuali, i fondi per la riforma dell'assistenza sanitaria". Attualmente il modello Usa, a base di assicurazioni e due programmi per indigenti e anziani, 'brucia' circa il 16% del prodotto interno lordo americano, pari a 2,3 milioni di miliardi di dollari.
Il cambio di rotta del 44esimo presidente prevede un intervento costruito sull'attuale sistema di assicurazione fornito dai datori di lavoro. Secondo il nuovo piano, analizzato dal Commonwealth Fund, "tutti, eccetto le piccole imprese, saranno obbligati a offrire un'assicurazione sanitaria o a contribuire al costo della copertura".
Il programma prevede anche facilitazioni per l'ingresso delle famiglie a basso reddito nei piani di assicurazione federale per i meno abbienti e per i bambini.
Pagina pubblicata il 21 gennaio 2009