Bianchi, possiamo migliorare il testo
"Mi sono astenuta perché credo ci siano possibilità di migliorare il testo Calabrò" sul testamento biologico. "Ho visto apertura in tal senso da parte dello stesso senatore Raffaele Calabrò, relatore del provvedimento.Ho ritenuto le sue rassicurazioni sufficienti, chi ha votato contro evidentemente non le ha considerate tali". Così Dorina Bianchi, neocapogruppo del Pd in Commissione Sanità del Senato, sull'approvazione, da parte della stessa Commissione, del Ddl Calabrò come testo base per un provvedimento sul fine vita.
La scorsa settimana Bianchi è stata nominata 'caposquadra' del Pd in Commissione Sanità di Palazzo Madama al posto di Ignazio Marino, il senatore che stamani ha votato contro il testo Calabrò e che, nel corso della vicenda Englaro, ha condotto una vera e propria battaglia contro il cosiddetto Ddl 'salva Eluana'.
Non senza polemica. Sul nodo più controverso dell'intera partita sul testamento biologico, ovvero l'impossibilità di rifiutare alimentazione e idratazione artificiali prevista dal testo Calabrò, "stiamo valutando gli emendamenti da presentare - spiega Bianchi all'ADNKRONOS SALUTE, mentre si appresta a prendere parte a un incontro del partito sulla questione - La mozione del Pd recitava, comunque - ci tiene a precisare - che alimentazione e idratazione artificiali si configurano come sostegno vitale e non come accanimento terapeutico".
Pagina pubblicata il 19 febbraio 2009