Costa cara la contrattazione separata
Applicando le nuove regole agli ultimi tre bienni contrattuali, la Fp CGIL ha calcolato una perdita, per i dirigenti medici e veterinari, pari a circa 13.600 euro."L'accordo separato sulla contrattazione costa ai medici 13.600 euro in meno in 6 anni. L'intesa del 22 gennaio tra Governo, Cisl e Uil, sottoscritto anche da Cida e Confedir, rappresenta per i camici bianchi dirigenti del Ssn la fine della contrattazione sugli aspetti economici e un grave attacco al potere di acquisto delle retribuzioni". Parola del segretario nazionale della Fp Cgil medici, Massimo Cozza che, applicando le nuove regole agli ultimi tre bienni contrattuali, ha calcolato una perdita, per i dirigenti medici e veterinari, pari a circa 13.600 euro.
"L'accordo - sottolinea Cozza in una nota - prevede che i contratti triennali siano rinnovati in base al nuovo indice previsionale Ipca (Indice dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo per l'Italia), ma depurato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici importati, dal petrolio al gas naturale, dal carbone alla elettricità.
L'Ipca verrà calcolato sulla base del solo stipendio fondamentale e non più sull'intera retribuzione, con un ulteriore significativo decremento degli aumenti. In caso di scostamenti tra l'inflazione prevista e quella effettivamente osservata si dovrà tenere conto dei reali andamenti delle retribuzioni di fatto dell'intero settore pubblico. In sostanza - spiega Cozza - se aumenta di più la retribuzione dei magistrati, quella dei medici non potrà recuperare una eventuale differenza tra l'Ipca e l'inflazione reale.
Un improbabile recupero sempre al netto dei prodotti energetici importati potrà avvenire solo nel successivo triennio contrattuale". Il no all'accordo verrà ribadito il 13 febbraio, in occasione dello sciopero di tutto il pubblico impiego, a cui aderirà anche la dirigenza medica e veterinaria della Fp Cgil.
Pagina pubblicata il 09 febbraio 2009