Promossi i centri dialisi
I pazienti in emodialisi promuovono la qualità dell'assistenza offerta dagli operatori sanitari nei centri specializzati italiani. Ma mettono in evidenza anche i problemi. Le strutture, ad esempio, non sempre sono attrezzate per aiutare i pazienti a distrarsi durante i trattamenti lunghi e frequenti: nel 94% dei casi la media è di 3 sedute alla settimana.Ma non sono pronte nemmeno per sostenerli riguardo ai limiti su cibo e acqua, vietata durante i trattamenti: solo in 4 centri su 10, secondo i pazienti, c'è una dietista. Sono i dati del Progetto MigliorDialisi, presentato ieri a Roma, promosso dalla Fondazione italiana del rene onlus (Fir) e realizzato da Cegedim Strategic Data, con il contributo dell'azienda farmaceutica Shire.
La ricerca, che ha indagato sulla qualità dell'assistenza, stile di vita, cure e profilo del paziente, è stata condotta su 1.238 pazienti in emodialisi, assistiti dai Centri sparsi su tutto il territorio nazionale. Il 50% degli intervistati si dichiara molto soddisfatto del rapporto con medici e infermieri e il 30% lo è addirittura 'moltissimo'.
"I risultati del Progetto fotografano una realtà che permette ai centri specializzati di migliorare la qualità della vita di chi soffre di insufficienza renale cronica", spiega Vittorio Andreucci, direttore della cattedra di Nefrologia dell'università Federico II di Napoli e Presidente della Fir. "Perché, dati alla mano, la malattia renale - continua - condiziona ancora troppo la quotidianità dei pazienti in 8 casi su dieci".
I pazienti chiedono soprattutto attenzione, strutture adeguate alle lunghe permanenze in ospedale, durante il trattamento, e un buon rapporto con il personale, promosso perché in grado di fornire spiegazioni esaurienti sulla terapia, sostenere i malati, di incoraggiarli e ascoltarli quando esprimono le loro preoccupazioni.
C'è infine la richiesta di strumenti medici che alleggeriscano la loro vita quotidiana, già abbastanza dipendente da un macchinario. Come aghi e fistole più piccoli, più comodi e meno invasivi, letti-bilancia per la dialisi.
Pagina pubblicata il 16 febbraio 2009