SMI, Convenzione da modificare
Il Sindacato dei medici italiani (Smi) continua la sua campagna per modificare la preintesa per il rinnovo delle convenzioni di medicina generale.Non si fermano le iniziative mirate a chiedere la modifica della preintesa siglata il 22 dicembre scorso. L'ultima iniziativa è una lettera aperta inviata al ministro dell'Economia e Finanze Giulio Tremonti, in cui il segretario nazionale, Salvo Calì, manifesta "il disagio dei medici italiani convenzionati con il Servizio sanitario nazionale".
Per lo Smi la trattativa è ancora aperta, ci sono tutte le condizioni per intervenire e quindi correggere tutti quei nodi che renderebbero la futura convenzione "un accordo sciagurato" per oltre 60 mila camici bianchi. "Per mesi - afferma Calì - la contrattazione ha avuto un punto fermo: far recuperare alla categoria gli arretrati tenendo conto della forte pressione fiscale e inflattiva di questi anni.
Lo Smi in più occasioni ha anche ribadito la necessità di riconoscere a quest'area quanto concesso alla dirigenza medica: lo 0,7% del lodo Fini. Invece, con una tempistica completamente sbagliata, è saltato il lodo Fini ed è stato dato, solo nominalmente, il 4,85% di incrementi. In realtà tra contributi previdenziali e assicurativi rimane solo il 2,50%. Una miseria.
Oltretutto - conclude Calì - in questo modo si allarga la forbice tra i medici dirigenti e convenzionati e si tradisce il processo in corso di riallineamento della contrattazione tra queste due aree del Ssn".
Pagina pubblicata il 16 febbraio 2009