Stop a rottamazione medici
Parziale successo per i medici del Servizio sanitario nazionale. "La commissione Affari Sociali della Camera ha espresso un parere favorevole e vincolante sullo stop alla rottamazione dei medici e dei dirigenti del Ssn con 40 anni di contributi e sul 30% da destinare obbligatoriamente al salario accessorio".Lo riferiscono, in una nota, Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici, e Rossana Dettori, segretaria nazionale Fp Cgil. "Quello registrato oggi (ieri ndr) - spiegano - è un primo risultato della nostra protesta che ha visto convergere maggioranza e opposizione sulle nostre buone ragioni.
Adesso a Brunetta non rimane che scegliere tra l'eliminazione per tutti, e non solo per i primari ospedalieri, della possibilità di prepensionamento anticipato oppure di far valere solo i 40 anni effettivi di lavoro, non conteggiando i riscatti per la laurea e per la specializzazione.
Il ministro - aggiungono - dovrebbe inoltre prendere atto dei danni previdenziali ai quali porterebbe lo spostamento del 30% della retribuzione nel risultato, come evidenziato nello stesso parere". Domani le commissioni Lavoro e Affari Costituzionali, che ieri avevano bocciato lo stop alla rottamazione e al 30% sul risultato, prenderanno in esame il parere e, secondo la Fp Cgil, "la prossima settimana ci sarà la discussione in Aula".
La Dettori e Cozza rivolgono quindi un appello a Brunetta. "Almeno questa volta - sottolineano - il ministro prenda atto dei suoi errori dettati da un pregiudizio ideologico nei confronti di chi quotidianamente lavora nel pubblico negli ospedali e nei servizi territoriali.
Potrebbe eliminare due delle diverse motivazioni per le quali i medici e i dirigenti del Ssn sciopereranno e saranno in piazza San Giovanni a Roma il 13 febbraio insieme a tutto il pubblico impiego e ai metalmeccanici".
Pagina pubblicata il 04 febbraio 2009