Trasferire a Milano gli embrioni abbandonati
La 'casa degli embrioni orfani', pronta da oltre tre anni al Policlinico di Milano, va riempita. Oppure va utilizzata per altri scopi, così da non rendere vano l'investimento iniziale pari a circa 400 mila euro.
E' l'appello dell'ex ministro della Salute, Girolamo Sirchia, secondo il quale trasferire nella biobanca milanese gli embrioni prodotti in sovrannumero prima della legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita "costerebbe soltanto 40-50 mila euro". Nelle scorse settimane il sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, aveva espresso perplessità sul trasferimento a Milano dei circa 3.400 embrioni crioconservati nei centri di fecondazione assistita distribuiti lungo lo Stivale.
Uno dei problemi sarebbe infatti il costo dell'operazione, stimato in centinaia di migliaia di euro. "Non è assolutamente vero che il trasferimento sarebbe così dispendioso - dice invece Sirchia, parlando ai giornalisti ieri nell'ospedale di via Sforza a margine di un incontro sulla donazione del sangue da cordone ombelicale - Abbiamo il preventivo dei corrieri che lo dimostra", calcolando appunto un costo di 50 mila euro al massimo.
La realizzazione della 'casa degli embrioni' a Milano è stata prevista dal decreto del 2004 e già il 16 dicembre 2005, giorno dell'inaugurazione, si dava per imminente l'arrivo di 400 embrioni 'senza famiglia'. Ma i 6 bidoni "allestiti apposta" per conservare il materiale in azoto liquido restano ancora vuoti. Uno spreco? Il rischio è questo, conferma l'ex ministro. "Per ora le attrezzature sono state isolate", quindi non comportano costi in termini di manutenzione o personale. "Ma nel caso in cui i bidoni rimanessero ancora inutilizzati, abbiamo chiesto di poterli usare per altri scopi", chiude Sirchia.
Pagina pubblicata il 18 febbraio 2009