Commissione Europea VS divario salariale uomo-donna
E' stata lanciata oggi dalla Commissione Europea la campagna per tentare di risolvere il problema delle discriminazioni salariali tra uomini e donne.
Questa campagna pubblicitaria, che prevede di agire in tutti gli stati membri e che terminerà nell'agosto 2009, ha come scopo la sensibilizzazione al problema del "Pay gap" (divario salariale) mediante spots, grafici, materiali promozionali e kit da distribuire ai lavoratori e ai sindacati per mostrare in che modo queste discriminazioni colpiscono le donne durante tutta la loro vita.
La Commissione ha valutato che nel 2007 il valore di questo divario retributivo si attestava in Europa in media intorno al 17,4% (dati Eurostat), con considerevoli differenze tra i diversi Stati dell'Unione. Dalla relazione della Commissione emergono dati che potrebbero ingannare: il fatto che stati come Italia, Malta o Polonia presentino bassi valori di tale discriminazione, non è indice di una maggior giustizia sociale ma semplicemente di una maggior esclusione del lavoro femminile dai lavori generici non qualificati, nei quali generalmente avvengono le più vistose discrepanze salariali.
Le statistiche in questi casi non indicano la misura del problema semplicemente perché le donne sono ancora relegate ai margini del mercato del lavoro e i ruoli che ricoprono sono di norma quelli più qualificati e quindi, forse, più tutelati.
Un'uguale paga per lo stesso lavoro è uno dei principi fondanti dell'Unione Europea. Nonostante ci sia stato un considerevole progresso verso l'equità, ci sono ancora significative differenze tra le paghe degli uomini e quelle delle donne ed eliminarle andrebbe a beneficio delle imprese oltre che della società intera. Uno dei gravi rischi, infatti, è quello del mancato raggiungimento di un'indipendenza economica e del maggior pericolo di povertà per le donne, soprattutto nell'età della pensione. Colmare il divario e utilizzare meglio le capacità femminili aiuterebbe certamente l'Europa a muoversi più agilmente nella competizione globale.
Nel giugno del 2007 la Commissione ha deciso di affrontare la questione intervenendo su più livelli: con una legislatura, con una strategia europea per la crescita ed il lavoro, con la responsabilizzazione dei lavoratori. A livello legislativo la Commissione sta esaminando l'effettività della legge europea sull?uguaglianza salariale uomo-donna e la sua applicazione negli Stati membri. Elis Helena Vietton
Pagina pubblicata il 03 marzo 2009