La legge antifumo è buona ma non basta
I medici italiani promuovono la legge contro il fumo passivo. L'88% dei camici bianchi della Penisola la ritiene una buona normativa, anche se con qualche riserva. Per 5 medici su 10, infatti, "non basta a risolvere il problema".
E' quanto emerge da un sondaggio realizzato da 'Quotivadis', quotidiano online di informazione medico-scientifica di Univadis.
Il provvedimento - fortemente voluto dall'ex ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ed entrato in vigore il 10 gennaio 2005 - prevede lo stop al fumo nei luoghi pubblici, con controlli e multe salate per chi trasgredisce le regole.
L'obiettivo è quello di tutelare la salute dei non fumatori e di scoraggiare, fin dove possibile, la dipendenza dalle 'bionde'. Un traguardo che per una minoranza di camici bianchi non sembra però essere stato raggiunto.
Per il 5% dei medici, infatti, questa legge "non ha ridotto il numero dei fumatori". Ma dal sondaggio di Quotivadis emerge anche un altro dato significativo: un nutrito numero di camici bianchi, il 7%, non riesce a prendere una posizione in merito e a domanda risponde "non saprei".
Pagina pubblicata il 04 marzo 2009