Ricerca etica con fondi pubblici
Fondi e ricerche pubbliche sulle cellule staminali, embrionali comprese, "garantiscono un maggior controllo etico". Lo sottolinea Giuseppe Novelli, genetista dell'università di Roma Tor Vergata, commentando il via libera ai fondi pubblici per lo studio delle cellule embrionali da parte del neopresidente Usa Barack Obama, che oggi eliminerà il divieto voluto dal suo predecessore George W. Bush."Non esistono cellule 'buone' o 'cattive'", precisa l'esperto all'ADNKRONOS SALUTE, riferendosi alle posizioni contrapposte che ci sono in Italia su questo filone di ricerca. "Questo dibattito si fa solo in Italia, fortunatamente la scienza è universale - prosegue - L'importante è che la ricerca si faccia, perché ancora non sappiamo quale studio e quali cellule, adulte o embrionali, daranno i risultati migliori.
Tutte le strade sono aperte e in questo campo dobbiamo indagare a 360 gradi". A patto che non si faccia sperimentazione selvaggia. "La ricerca pubblica permette un maggior controllo etico - ribadisce - Se a lavorare sono solo laboratori privati, o strutture finanziate da privati, l'eticità viene meno.
E' importante che ci sia un ente pubblico a controllare, con criteri di valutazione rigorosi, e che magari i fondi vengano concessi in maniera mirata ad alcuni laboratori, che dimostrino serietà. Nessuno vuole che si facciano a pezzi gli embrioni", conclude.
Pagina pubblicata il 08 marzo 2009