Sit-in giovani medici davanti a Miur
Centinaia di giovani medici, provenienti da tutta Italia, hanno dato vita ieri a Roma a un sit-in davanti alla sede del ministero dell'Istruzione, ricerca e università (Miur) dell'Eur. La manifestazione, indetta dal Comitato nazionale aspiranti specializzandi con il sostegno del Segretariato italiano giovani medici (Sigm), ha voluto porre l'accento "sull'indecoroso ritardo" registrato nella pubblicazione dei bandi per l'accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria.
"Più di 8.000 giovani medici - si legge in una nota dei giovani medici - attendono invano dal novembre 2008 di potersi cimentare nelle prove concorsuali che aprirebbero loro le porte delle scuole di specializzazione. Il diploma di specializzazione è prerequisito essenziale per l'accesso al ruolo di dirigente medico e, dunque, il ritardo nell'accesso alla formazione implica un eguale ritardo nell'ingresso al mondo del lavoro". Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal direttore generale del Miur, Antonello Masia.
"Abbiamo ottenuto rassicurazioni sulla pubblicazione dei bandi entro la prima decade di aprile", afferma Maria Elisa Di Cicco, coordinatrice nazionale del Comitato. "Pur mantenendo una posizione di forte perplessità in merito all'applicazione degli accorpamenti delle scuole di specializzazione per il corrente anno accademico - aggiunge - registriamo l'apertura del ministero a limitare l'entità della razionalizzazione, in funzione delle specificità regionali. Lanciamo quindi un appello al ministro affinché queste dichiarazioni si traducano in atti concreti e alle Regioni affinché non ostacolino ulteriormente l'iter".
Dello stesso avviso il presidente nazionale Sigm, Walter Mazzucco, che denuncia lo stato di ritardo "patologico" relativo all'indizione del bando. "Proporremo ai colleghi interessati da tali disservizi - sottolinea Mazzucco - di rivolgersi alla Commissione europea, a tutela del diritto all'accesso alla formazione specialistica, e conseguentemente al mondo del lavoro, che è stato negato a cinque generazioni di giovani medici. Chiediamo inoltre - aggiunge Mazzucco - l'autorevole intervento del ministro Gemini e del legislatore per la regolarizzazione del concorso, attraverso cioè un'opportuna modifica della normativa vigente, che dovrebbe essere corretta in funzione di scadenze rispettabili".
Pagina pubblicata il 05 marzo 2009