Una rete tra Irccs, ospedali e università
"L'impegno del Governo è mettere a sistema il mondo della ricerca, effettuando verifiche e dando impulso agli accreditamenti di quelle che sono le strutture migliori".A dirlo è stato il sottosegretario al Welfare, Ferruccio Fazio, intervenendo ieri a Roma al convegno 'Irccs e la ricerca italiana' promosso dall'Osservatorio sanità e salute. "Ci riferiamo in particolare - ha proseguito Fazio - ai settori delle neuroscienze, dell'oncologia e della cardiologia. Per mettere a sistema le attività abbiamo insediato un comitato ordinatore che si occuperà di creare reti di ricerca che dovranno comprendere tutti gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), le strutture ospedaliere e universitarie che operano nel Paese.
Non intesi come istituti, dunque, ma come strutture di ricerca, nel senso che un ospedale potrà afferire a più di una rete se ha delle eccellenze in più di un'area". Riferendosi al tema dell'incontro, Fazio ha ricordato che "attualmente gli Irccs sono la prima rete intramurale di ricerca che opera in Italia. Hanno una funzione essenziale e trainante per la ricerca traslazionale, poiché attuano il trasferimento dei risultati ottenuti subito alla pratica clinica, come anche in campo sanitario e per il technology assessment.
Quello che occorre fare è inserire tutti i meccanismi di erogazione e di gestione dei finanziamenti e i sistemi di accreditamento delle strutture di eccellenza in un quadro normativo più trasparente, come già abbiamo iniziato a fare con l'aiuto del Nih americano". Quanto alla carenza di fondi riservati agli Irccs del Sud Italia, il sottosegretario ha spiegato: "I finanziamenti teoricamente non sono minori al Sud. Per esempio, per quanto attiene le Regioni alle prese con i piano di rientro, i finanziamenti sono maggiori.
Certo è che con un sistema di finanziamento a bando le strutture che ottengono più fondi sono quelle che hanno le possibilità e la massa critica maggiori. Ed è per questo che occorre investire nella rete al Sud, creando meccanismi che anche nel mezzogiorno moltiplichino le eccellenze, già esistenti a Napoli e in Sicilia".
Pagina pubblicata il 17 marzo 2009