Cauta attenzione all'influenza suina

Giusto instaurare un coordinamento Ue nell'affrontare l'emergenza della febbre suina, ma per l'Italia i rischi sono, per il momento, ridotti.  

I casi di febbre suina segnalati aumentano e "siamo ormai a livelli di allerta internazionale più vicini al 4 che al 3 (su un massimo di 6)". Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, parlando ai giornalisti ieri a Milano a margine di un convegno sulla tomoterapia in corso all'Irccs San Raffaele. Le indicazioni delle autorità internazionali "sono che, dal passaggio maiale-uomo al passaggio interumano, il virus potrebbe essersi indebolito. In America - ha ricordato infatti il sottosegretario - le infezioni sono state molto ben gestite e sono stati sufficienti i farmaci antivirali. Questo è fonte di cauto ottimismo, ma sappiamo bene che i virus possono ritrasformarsi successivamente", ha precisato Fazio. "Da un punto di vista della trasmissione - ha aggiunto - rispetto all'influenza aviaria siamo forse a un livello più alto". Il sottosegretario torna comunque a tranquillizzare i cittadini: "siamo più pronti a fronteggiare il virus. I Paesi più a rischio sono quelli con sistemi sanitari meno evoluti".

Questa è anche la posizione del ministro degli Esteri Franco Frattini che, arrivando a Lussemburgo per partecipare al Consiglio affari generali e relazioni esterni con i colleghi Ue, ha dichiarato: "E' positivo il coordinamento Ue nell'affrontare l'emergenza della febbre suina, ma per l'Italia i rischi sono "insignificanti". Ieri mattina a Bruxelles la Commissione ha annunciato di aver chiesto una riunione straordinaria dei Ventisette dedicato all'emergenza, a Lussemburgo è atteso il commissario alla Sanità Androulla Vassiliou. "Tuttavia, ha aggiunto, "sottolineo che per l'Italia i rischi sono insignificanti, anche se è stata attivata un'unità di crisi al ministero della Salute". Comunque, ha ribadito, "tutto quello che serve al coordinamento a livello europeo è assolutamente ben accetto".

Intanto, da questa mattina, è attivo il numero di pubblica utilità 1500 del ministero del Welfare, a cui i cittadini e i viaggiatori si potranno rivolgere per ricevere informazioni sull'influenza suina. Al 1500, che sarà attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20 - si legge in una nota ministeriale - risponderanno medici ed esperti del dicastero appositamente formati. Il ministero "sin dal 24 aprile ha riunito in seduta permanente una Task force di esperti e continua a monitorare ora per ora l'evolversi della situazione in collegamento con gli organismi europei e internazionali. Si comunica che al momento - si legge ancora nella nota - non sono stati segnalati casi confermati di influenza suina nel nostro Paese, e non si è ravvisata la necessità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere".

Pagina pubblicata il 12 dicembre 2007

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