Cimo, contratto non applicato
Il nuovo contratto c'è da quasi sei mesi ma non si vede. Sono passati 5 mesi e mezzo dalla stipula del nuovo contratto di lavoro ma, fatta eccezione per l'Emilia Romagna, nelle altre Regioni la sua applicazione è ancora in alto mare.
E' quanto emerge da una verifica effettuata dal sindacato dei dirigenti medici e veterinari Cimo-Asmd, in occasione dell'incontro nazionale con tutti i segretari regionali. Dall'indagine, riassunta in alcune tabelle, emerge un panorama contrattuale variegato e frastagliato.
Con un caso limite: "in Basilicata, un'Azienda sanitaria, la Asl di Matera (ex Asl Matera 4), addirittura non ha aggiornato gli stipendi e non ha pagato gli arretrati. Parliamo di circa 11 milioni di euro", come rivela all'ADNKRONOS SALUTE il segretario regionale della Cimo-Asmd Basilicata, Alfredo Cinnella.
Il nuovo contratto siglato lo scorso 17 ottobre prevede che la trattativa aziendale delle Asl sia preceduta da un confronto regionale della durata di 90 giorni e accompagnata da una trattativa aziendale, della durata di 150 giorni. In teoria. La pratica sembrerebbe ben diversa.
"Solo in una Regione, l'Emilia Romagna - spiega all'ADNKRONOS SALUTE il presidente della Cimo Stefano Biasioli - si è concluso il confronto regionale. In ben 7 regioni (Trentino, Sardegna, Basilicata, Lazio, Campania, Abruzzo, Sicilia) il confronto non è neppure iniziato, mentre in tutte le altre il tavolo regionale è estremamente ballerino".
Tra i motivi di questa instabilità: il mancato accordo sulla durata e la tipologia del riposo, l'effettuazione o meno della libera professione nel pomeriggio successivo a una guardia notturna, la quantificazione corretta dei fondi aziendali e il loro utilizzo.
Pagina pubblicata il 01 aprile 2009