Febbre suina: Italia allerta rete di controllo
Allertata la rete di controllo del ministero della Salute dopo i casi di influenza suina verificatisi in Messico e negli Stati Uniti.
Dall'Oms si invita intanto ad evitare viaggi nei due Paesi. Il ministero della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali rende noto "che è stata allertata la rete di controllo Influnet del ministero stesso, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, e altre strutture per la sorveglianza del virus sul territorio".
"Si segnala che l'Italia - si legge in una nota - dispone di un preciso Piano concordato con gli altri Stati dell'Unione Europea di preparazione e risposta ad un'eventuale pandemia influenzale e di ampie scorte di farmaci antivirali da utilizzarsi in caso di necessità".
Intanto, riferisce il comunicato, "il sottosegretario Ferruccio Fazio in queste ore sta anche valutando l'opportunità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere". Walter Pasini, direttore del Centro di Global Health dell'Oms, raccomanda invece di evitare viaggi in Messico e di valutare, se il biglietto aereo è già in tasca, se partire alla volta degli Stati Uniti.
"Se fosse confermato che la trasmissione del virus dell'influenza suina è avvenuta da uomo a uomo - spiega all'ADNKRONOS SALUTE Pasini - questo indicherebbe un salto di specie compiuto dal ceppo influenzale H1N1: il virus potrebbe quindi essere capace di infettare e propagarsi nell'uomo innescando il rischio di pandemia, non solo in Messico e Stati Uniti, ma anche in Europa".
Quanto all'Italia, le scorte di antivirali accumulate negli ultimi anni per mettersi al riparo dal pericolo di una possibile pandemia di influenza aviaria "sono assolutamente scarse - sostiene, diversamente dal ministero, Pasini - rispetto a quelle degli altri Paesi europei.
Per di più - aggiunge - le scorte italiane sono composte dal principio attivo, ovvero dal farmaco in polvere. E' necessario dunque trasformarlo in capsule al più presto per prepararci a qualsiasi evenienza". Rassicurazioni arrivano, intanto, dalla associazioni del settore agricolo per quanto riguarda la qualità della carne suina. Da una analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Istat relativi al 2008, emerge che l'Italia non ha importato suini o carne di suino dal Messico.
"Occorre evitare inutili allarmismi e adottare subito - sottolinea la Coldiretti - le misure già sperimentate con successo nel caso dell'influenza aviaria a partire dall'obbligo di indicare della provenienza sulle etichette della carne di maiale al pari di quanto è stato già fatto per quella di pollo e per quella bovina rispettivamente dopo le emergenze aviaria e mucca pazza". In Italia, assicura anche la Cia-Confederazione italiana agricoltori, "non c'è alcun pericolo". Né dal Messico e né dagli Usa importiamo maiali. Oltretutto i nostri allevamenti "sono supercontrollati e i produttori operano da anni nell'ottica della sanità e della qualità".
Pagina pubblicata il 26 aprile 2009