Il futuro dell'AIFA secondo Rasi
Un concerto di azioni coordinate tra AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e medici di medicina generale per migliorare la gestione del farmaci. E' quanto ha auspicato, annunciando un accordo che sembra essere in dirittura d'arrivo il DG dell'AIFA Guido Rasi, che in una intervista rilasciata al Giornale del Medico, ha rilanciato il progetto di un'intesa tra l'Agenzia regolatoria e la medicina di famiglia.
"Le gestione della spesa farmaceutica - ha dichiarato Rasi nell'intervista - sta attraversando un trend a due velocità. La spesa convenzionata è riuscita a rispettare i tetti di spesa mentre quella ospedaliera ancora no.
Questo dipende in buona parte dall'uso ospedaliero di farmaci innovativi ad alto costo ma è anche da addebitare a carenze gestionali. Questo squilibrio - ha aggiunto - andrà risolto, per esempio portando sul territorio farmaci al momento ad esclusivo uso ospedaliero".
Rasi ha anche tratteggiato il futuro dell'AIFA: "Grazie al decreto mille proroghe (che ha incrementato la pianta organica dell'Agenzia) potremo essere in grado di venire a capo alle nostre carenze storiche che se al 50% erano dovute a problemi strutturali, per un altro 50 erano riconducibili a deficit di personale.
Ora dovremo prenderci le nostre responsabilità e lavorare a progetti tarati sul medio-lungo termine. Tra le altre cose - ha aggiunto Rasi - dovremo incrementare la nostra attività ispettiva, non solo in Italia ma anche all'estero.
Prova ne è che recentemente l'FDA ha aperto una sede a Pechino che vuole essere una base di partenza di un'ampia strategia di controllo dei farmaci con crescenti collaborazioni internazionali".
Pagina pubblicata il 19 aprile 2009