La crisi ha bisogno di manager
Medici sempre più 'manager' per garantire, soprattutto in tempo di crisi, i migliori servizi sanitari nonostante le scarse risorse. E assicurare risultati positivi per la salute dei cittadini, obiettivo primario di ogni camice bianco, ma anche risparmi notevoli per il sistema.E' la 'ricetta' proposta dalla Società italiana medici manager (Simm) che ha aperto, ieri a Roma, il suo secondo congresso nazionale - 'Per una sanità di valore. Il ruolo del medico manager - in programma fino a domani. Un appuntamento durante il quale saranno esaminate anche le esperienze internazionali in materia.
"In tempi di crisi - spiega Walter Ricciardi, vicepresidente Simm e direttore dell'Istituto d'igiene dell'università Cattolica di Roma - bisogna assolutamente evitare di focalizzarsi sul problema economico. Questo aspetto, infatti, è importante ma non è l'obiettivo di un servizio sanitario che, invece deve dare assistenza ottimale, tutelare e recuperare le salute dei cittadini".
E per fare tutto questo "c'è bisogno - spiega Ricciardi - di una nuova tipologia di medici che non siano solo bravi dal punto di vista professionale, ma abbiano anche la capacità di gestire tutte le risorse: umane, finanziarie, tecnologiche e strutturali".
Si tratta di un cambiamento culturale che "in alcuni Paesi è già stato avviato e che ha dato ottimi risultati ", spiega l'esperto sottolineando che dove questo passaggio non è ancora avvenuto la qualità dei servizi offerti ai cittadini è peggiore. Il medico manager, insomma, è una soluzione ottimale per "conciliare le scarse risorse con la qualità dell'assistenza".
E questo perché il professionista può essere in grado di scegliere le terapie migliori, che non sempre sono le più costose, e di promuovere correttamente la prevenzione, "evitando che le persone si ammalino". Questo porta a risparmi di "milioni di euro".
Pagina pubblicata il 16 aprile 2009