Ravasin, ddl testamento anticostituzionale
"Una legge anticostituzionale che rende carta straccia le mie direttive anticipate comunicate un anno fa, ed in particolare la mia decisione di non sottopormi all'alimentazione e nutrizione artificiale quando non sarò più in grado di nutrirmi e bere naturalmente".Paolo Ravasin, 49 anni, malato di sclerosi laterale amiotrofica, non usa mezza termini. Si scaglia contro il disegno di legge sul testamento biologico approvato dal Senato, e in un videomessaggio diffuso ieri alla Camera durante una conferenza organizzata dai Radicali si rivolge alle massime cariche dello Stato.
L'appello di Ravasin, con un filo di voce, è al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ai presidenti della Camera Gianfranco Fini e del Senato Renato Schifani, messi in guardia dai rischi che ne deriverebbero se la Camera ad inizio maggio approvasse lo stesso testo che ha ottenuto il via libera del Senato. "Con grande tristezza - dice Ravasin - ho appreso la notizia dell'approvazione al Senato della legge, formalmente sul testamento biologico, ma sostanzialmente contro".
Testo di legge che "annulla le mie direttive anticipate e specialmente la mia decisione di non sottopormi ad alimentazione e idratazione artificiali quando non sarò più in grado di nutrirmi e bere naturalmente". Ravasin, attualmente in una clinica in provincia di Treviso, è infatti attaccato a un ventilatore artificiale che pompa aria nei suoi polmoni, ma è ancora in grado di nutrirsi attraverso una lenta deglutizione e cibi frullati.
Finchè il corpo glielo permetterà, Ravasin vuole continuare ad alimentarsi in questo modo. Ma se alla Camera passasse lo stesso Ddl, prosegue il paziente, "alimentazione e idratazione non sarebbero più rifiutabili, stabilendo per di più che le altre indicazioni non saranno vincolanti per il medico, ma solo una sorta di consiglio".
Pagina pubblicata il 21 aprile 2009